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Servizi di ingegneria e costruzioni e studi di settore 2017: ok al regime premiale

Dalle Entrate il provvedimento che individua gli studi di settore ammessi al regime premiale 2017. I requisiti di accesso e i benefici

Con il provvedimento del 1° giugno 2018, n. 110050, l’Agenzia delle Entrate individua gli studi di settore ammessi al regime premiale 2017 (allegato 1).

Regime premiale

Si tratta della disciplina, introdotta dal dl 201/2011, che prevede una serie di benefici per chi risulta in linea con le risultanze degli studi stessi, sia per ricavi o compensi sia in relazione a specifici indicatori di coerenza e normalità.

Per il periodo d’imposta 2017 sono stati confermati gli stessi studi di settore già ammessi al regime premiale per il periodo d’imposta 2016; pertanto, i criteri e le regole utilizzate per selezionare gli studi ammessi sono gli stessi degli anni precedenti.

Anche per il 2017 sono 155 gli studi di settore che hanno accesso al regime premiale per il periodo d’imposta 2017, tra cui:
•WG50U – Intonacatura, rivestimento, tinteggiatura ed altri lavori di completamento e finitura degli edifici
WG53U – Servizi linguistici e organizza
•WG69U – Costruzioni
•WG75U – Installazione di impianti elettrici, idraulico-sanitari e altri impianti
•WK23U – Servizi di ingegneria integrata (per l’attività di impresa)

Provvedimento 110050/2018

Con il provvedimento in esame, le Entrate chiariscono i seguenti punti.

Soggetti ammessi al regime di favore

Al regime premiale possono accedere i contribuenti che:
•dichiarano ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore
•hanno regolarmente assolto agli obblighi di comunicazione dei dati
•risultano coerenti e normali con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi applicabili

Tipologie di indicatori

Gli indicatori di coerenza economica rilevanti ai fini del regime premiale (allegato 2) sono distinti in base alle seguenti tipologie:
•efficienza e produttività del fattore lavoro
•efficienza e produttività del fattore capitale
•efficienza di gestione delle scorte
•redditività
•struttura

Per l’accesso al regime premiale gli studi dovranno contenere indicatori riferibili ad almeno 4 delle tipologie di indicatori di coerenza economica; in alternativa, ad almeno 3 delle tipologie, se contemporaneamente prevedono l’indicatore “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti”.

I benefici

Di seguito i benefici cui possono accedere i contribuenti ammessi al regime premiale:
•esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi
•riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento
•possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solo nel caso in cui lo stesso ecceda di almeno un terzo quello dichiarato (invece che di un quinto, come ordinariamente previsto)

Il provvedimento ricorda, infine, che il 2017 è l’ultimo anno di applicazione del regime premiale; a partire dall’annualità di imposta in corso al 31 dicembre 2018, è prevista l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità (ISA).

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